ANALYTICS

MERCATO RUSSO DI PRODOTTI BIOLOGICI

Il volume annuale del mercato russo di prodotti biologici è pari circa a 150 milioni di dollari, dei quali 120-130 milioni derivano da importazioni. Si tratta solo dello 0,2% dell'intero mercato dei prodotti alimentari nel Paese, mentre nei Paesi dell'America del Nord e dell'Europa Occidentale il mercato dei prodotti biologici è pari in media al 4-5% dell'intero mercato della produzione alimentare: il mercato russo è vasto e promettente e il suo potenziale di crescita è pari a decine e centinaia di volte.

Nel 2012 il profitto derivante dalla vendita di prodotti biologici in Russia ha raggiunto 148 milioni di dollari, ossia il 7,8% in più rispetto al 2011. Eppure la produzione bio rimane poco richiesta ed occupa solamente lo 0,2% della quota totale delle vendite di prodotti alimentari. In generale ciò è attribuibile al prezzo elevato e all'assenza di un sistema di certificazione che continua a rappresentare un problema per un incremento della domanda. Per questo i produttori russi cercano di lavorare sotto l'egida delle organizzazioni con certificazioni biologiche ufficiali, al fine di certificarsi ufficialmente in America o Europa, o di importare i prodotti dall'estero aumentandone il costo finale.
Nel novembre del 2012 i produttori russi insieme al Ministro delle Politiche Agricole hanno contribuito alla messa a punto di un progetto di legge riguardante la produzione di prodotti agricoli biologici. La legge, secondo le aspettative, entrerà in vigore nel 2015.

Si prevede che stimolerà la crescita del mercato biologico nei prossimi anni e garantirà un punto di riferimento per i consumatori che acquistano tali prodotti. Gli esperti ritengono che le vendite di tale produzione possano raggiungere i 167 milioni di dollari nel 2013, e 225 milioni nel 2015. Tale crescita sarà attribuibile allo sviluppo del mercato, così come alla crescita della domanda sui prodotti da parte dei consumatori benestanti.

Prodotti biologiciAl momento la maggior parte dei prodotti biologici in Russia viene importata dai Paesi dell'Unione Europea, come Germania, Francia, Italia e si posiziona nel segmento premium o super-premium. E' possibile acquistarli nelle grandi città, dove si concentra il maggior numero di persone abbienti, nei supermercati specializzati anche nella vendita di prodotti biologici, quali "Azbuka Vkusa" o "Globus Gourmet". I prodotti biologici, di norma, sono dal 20 al 400% più cari rispetto ai loro equivalenti ordinari, e la loro quota va dal 2 al 5% delle vendite dei supermercati. I consumatori principali di prodotti biologici in Russia sono soprattutto i cittadini di Mosca e San Pietroburgo con un reddito elevato e attenti ad una alimentazione sana. Attualmente i consumatori russi non hanno punti di riferimento affidabili per quanto riguarda i prodotti bio, dei quali si possano fidare nell'acquisto dei prodotti alimentari.

Dal momento che il livello di reddito di molti russi continua a crescere, ci si attende che nei prossimi anni possano pagare di più solo per un marchio "biologico". L'incremento delle vendite a Mosca e San Pietroburgo è attribuibile anche alla notevole apertura delle due città alle tendenze occidentali. Alle porte delle Olimpiadi di Sochi del 2014, quando la Russia riceverà ospiti da altri Paesi, sarà possibile mettere in mostra le nuove possibilità di mercato: prodotti sanitari e servizi. La crescita dei redditi dei consumatori e lo sviluppo di una base legislativa nella sfera del biologico aiuterà non solo ad incrementare la domanda di prodotti biologici, ma anche a stimolare i produttori ad investire nello sviluppo di tale produzione e nella sua promozione.

Le corporazioni transnazionali, probabilmente, giocano un ruolo fondamentale in quest'ambito, ma vi saranno molte possibilità anche per le piccole società nazionali, soprattutto per quelle appartenenti a categorie meno conosciute, al momento non sufficientemente sviluppate. Secondo le stime di "Euromonitor international", le vendite di prodotti biologici in generale cresceranno del 30% nel periodo che va dal 2010 al 2015. Si prevede che già nel 2015 le vendite saranno pari a 225 milioni di dollari. Tale crescita sarà possibile grazie ad una nuova fase di sviluppo della produzione, ad una maggiore diffusione e ad una crescente domanda da parte dei consumatori russi.
Il volume annuale del mercato russo di prodotti biologici è pari circa a 150 milioni di dollari, dei quali 120-130 milioni derivano da importazioni. Si tratta solo dello 0,2% dell'intero mercato dei prodotti alimentari nel Paese, mentre nei Paesi dell'America del Nord e dell'Europa Occidentale il mercato dei prodotti biologici è pari in media al 4-5% dell'intero mercato della produzione alimentare: il mercato russo è vasto e promettente e il suo potenziale di crescita è pari a decine e centinaia di volte.

Nel 2012 il profitto derivante dalla vendita di prodotti biologici in Russia ha raggiunto 148 milioni di dollari, ossia il 7,8% in più rispetto al 2011. Eppure la produzione bio rimane poco richiesta ed occupa solamente lo 0,2% della quota totale delle vendite di prodotti alimentari. In generale ciò è attribuibile al prezzo elevato e all'assenza di un sistema di certificazione che continua a rappresentare un problema per un incremento della domanda. Per questo i produttori russi cercano di lavorare sotto l'egida delle organizzazioni con certificazioni biologiche ufficiali, al fine di certificarsi ufficialmente in America o Europa, o di importare i prodotti dall'estero aumentandone il costo finale.

Nel novembre del 2012 i produttori russi insieme al Ministro delle Politiche Agricole hanno contribuito alla messa a punto di un progetto di legge riguardante la produzione di prodotti agricoli biologici. La legge, secondo le aspettative, entrerà in vigore nel 2015.

Si prevede che stimolerà la crescita del mercato biologico nei prossimi anni e garantirà un punto di riferimento per i consumatori che acquistano tali prodotti. Gli esperti ritengono che le vendite di tale produzione possano raggiungere i 167 milioni di dollari nel 2013, e 225 milioni nel 2015. Tale crescita sarà attribuibile allo sviluppo del mercato, così come alla crescita della domanda sui prodotti da parte dei consumatori benestanti.

Prodotti biologiciAl momento la maggior parte dei prodotti biologici in Russia viene importata dai Paesi dell'Unione Europea, come Germania, Francia, Italia e si posiziona nel segmento premium o super-premium. E' possibile acquistarli nelle grandi città, dove si concentra il maggior numero di persone abbienti, nei supermercati specializzati anche nella vendita di prodotti biologici, quali "Azbuka Vkusa" o "Globus Gourmet". I prodotti biologici, di norma, sono dal 20 al 400% più cari rispetto ai loro equivalenti ordinari, e la loro quota va dal 2 al 5% delle vendite dei supermercati. I consumatori principali di prodotti biologici in Russia sono soprattutto i cittadini di Mosca e San Pietroburgo con un reddito elevato e attenti ad una alimentazione sana. Attualmente i consumatori russi non hanno punti di riferimento affidabili per quanto riguarda i prodotti bio, dei quali si possano fidare nell'acquisto dei prodotti alimentari.

Dal momento che il livello di reddito di molti russi continua a crescere, ci si attende che nei prossimi anni possano pagare di più solo per un marchio "biologico". L'incremento delle vendite a Mosca e San Pietroburgo è attribuibile anche alla notevole apertura delle due città alle tendenze occidentali. Alle porte delle Olimpiadi di Sochi del 2014, quando la Russia riceverà ospiti da altri Paesi, sarà possibile mettere in mostra le nuove possibilità di mercato: prodotti sanitari e servizi. La crescita dei redditi dei consumatori e lo sviluppo di una base legislativa nella sfera del biologico aiuterà non solo ad incrementare la domanda di prodotti biologici, ma anche a stimolare i produttori ad investire nello sviluppo di tale produzione e nella sua promozione.

Le corporazioni transnazionali, probabilmente, giocano un ruolo fondamentale in quest'ambito, ma vi saranno molte possibilità anche per le piccole società nazionali, soprattutto per quelle appartenenti a categorie meno conosciute, al momento non sufficientemente sviluppate. Secondo le stime di "Euromonitor international", le vendite di prodotti biologici in generale cresceranno del 30% nel periodo che va dal 2010 al 2015. Si prevede che già nel 2015 le vendite saranno pari a 225 milioni di dollari. Tale crescita sarà possibile grazie ad una nuova fase di sviluppo della produzione, ad una maggiore diffusione e ad una crescente domanda da parte dei consumatori russi.

Vantaggi per gli esportatori verso la Russia:

  • Popolazione è costituita da 143 milioni di potenziali acquirenti.
  • Un gran numero di consumatori può permettersi di acquistare prodotti alimentari di qualità.
  • Le aziende straniere possono fornire una serie di prodotti biologici di qualità e innovativi, molti dei quali non ancora presenti in Russia.
  • La politica del governo russo, orientata al miglioramento dell'alimentazione e al fatto che essa sia conforme agli standard di sicurezza e qualità, dovrebbe introdurre un sistema di certificazione biologica unica nei prossimi anni.
  • Variazione delle preferenze dei consumatori a favore di un'alimentazione sana e di prodotti naturali e di alta qualità.
  • Di pari passo con il crescente interesse nei confronti dei prodotti biologici aumenta in modo stabile anche la sua promozione nei grandi supermercati.
  • Sviluppo del settore del retail di massa. Il mercato del retail in Russia è aperto alla nuova produzione di alimenti salutari al fine di attrarre clienti.
  • Nei prossimi anni una crescita del mercato russo della produzione biologica non è prevista. Poco interesse nei confronti dell'agricoltura biologica nelle regioni russe, propizie per un suo sviluppo; cattiva pubblicità sociale, che porta all'incomprensione dell'essenza dell'agricoltura biologica da parte di molte imprese agricole; insufficiente sostegno da parte del governo.
  • Il pagamento in dollari americani favorisce l'esportazione in Russia grazie ai costi relativamente bassi del dollaro rispetto all'euro.
  • Adesione della Russia all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) che, in accordo con le attese, produrrà dei cambiamenti positivi che garantiranno un ambiente commerciale più prevedibile per le aziende americane.

Problemi per gli esportatori verso la Russia:

  • Gran parte della popolazione è povera e indigente. Le spese pro capite della popolazione delle regioni oltre i confini di Mosca e San Pietroburgo rimangono piuttosto limitate.
  • Forte concorrenza con i produttori europeri e con gli esportatori di prodotti biologici che sono in grado di introdurre più velocemente i propri prodotti in Russia.
  • Alcuni dei supermercati che vendono prodotti biologici hanno già forti legami con l'Europa.
  • Al momento in Russia non esiste un sistema unico e ufficiale per la certificazione dei prodotti biologici, ma al contrario manca una concezione comune relativa allo sviluppo di un'agricoltura biologica.
  • La produzione certificata importata dovrà concorrere con una produzione per cui il termine "biologico" esige norme meno rigide.
  • Mancata comprensione del termine "cibo biologico".
  • Ad oggi i prodotti biologici importati sono rappresentati soprattutto da alcuni supermercati d'élite o da negozi specializzati.
  • Sviluppo spontaneo in Russia di grandi catene di commercio al dettaglio prive di una diversificazione di prodotti biologici importati.
  • La produzione biologica ha grandi potenzialità dal momento che grandi aree del Paese non sono mai state intaccate da prodotti agrochimici.
  • Alti prezzi sulla produzione biologica importata.
  • Possibilità di aumento della concorrenza con prodotti provenienti dall'Europa o da altri Paesi.

Principali problematiche relative allo sviluppo del biologico in Russia

Ci sono tre problemi fondamentali per quanto concerne l'ampliamento del mercato biologico in Russia: gli alti prezzi sui prodotti biologici, l'assenza di un sistema di certificazione e la mancanza di conoscenze condivise relative alla produzione biologica. E' stata condotta un'indagine in una serie di città russe (comprese Mosca e San Pietroburgo), la quale ha dimostrato che il principale ostacolo all'ampliamento del mercato biologico sta nell'enorme differenza di prezzo tra i prodotti alimentari ordinari e quelli bio. Dal momento che più del 90% dei prodotti biologici in Russia viene importato dall'estero, il costo di tali prodotti è di gran lunga maggiore non solo per le loro caratteristiche biologiche, ma anche per i costi di trasporto, le spese doganali e così via. Un ulteriore ostacolo è attribuibile al fatto che i russi non si fidano dei sistemi di certificazione locali. Tale atteggiamento risale al periodo precedente alla perestroika, quando la metà degli ingredienti riportati sulle confezioni non corrispondevano alla realtà. Circa il 60% dei clienti dei supermercati moscoviti sarebbe disposto a pagare un prezzo maggiorato per un prodotto, se sulla confezione comparisse un'etichetta speciale di certificazione biologica. L'indagine, inoltre, testimonia che al momento il 45% dei produttori russi applica sull'etichetta le scritte "BIO", "naturale" o "ecologico" senza essere in possesso di alcuna certificazione. I fornitori maggiorano i prezzi di questi prodotti del 20-35%. Solo il 54% degli intervistati ha risposto affermativamente alla domanda: "Si fida delle informazioni presenti sulla confezione, secondo le quali un dato prodotto sarebbe naturale, ecologico o biologico?". Per i clienti è fondamentale la conferma del fatto che i prodotti venduti come biologici sono stati effettivamente coltivati grazie a metodi biologici, che dovrebbero essere stabiliti e salvaguardati dalla legge federale. Lo sviluppo di una legislazione e di una certificazione relativa alle coltivazioni biologiche, come previsto, soddisferebbe le esigenze della maggior parte della popolazione. L'ultima problematica legata all'espansione dei prodotti biologici in Russia è l'assenza di conoscenze condivise relative a questo tipo di produzione, sia tra i vertici di governo (non vi sono dati relativi a produzioni biologiche esistenti) sia tra i consumatori (a malapena la metà degli intervistati ha idea di cosa sia il biologico). Nell'ambito di un disegno di legge il governo prevede di informare i consumatori e i produttori riguardo a coltivazione e produzione biologica, il che, come ci si attende, incrementerà la domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori nei prossimi anni.

Legislazione

I requisiti sanitari sulla produzione biologica imposti dal Servizio federale per tutela dei consumatori e del benessere delle persone (Rospotrebnadzor) sono entrati in vigore nel luglio del 2008. Eppure fino ad ora mancano gli standard grazie ai quali un prodotto può rientrare nella categoria biologica e non vi sono né un organo né un sistema di certificazione. Di conseguenza, i produttori russi cercano di ottenere una certificazione da terzi, per esempio dagli Stati Uniti o dall'Unione Europea, al fine di etichettare i propri prodotti come biologici ed avere la possibilità di esportarli dalla Russia.

Per legge, al fine di poter etichettare la propria produzione come biologica, è necessario passare per una certificazione spontanea. Al giorno d'oggi non sono stati ancora definiti i requisiti per tale certificazione. Lo sviluppo di uno standard nazionale comincia dopo la conferma di un disegno di legge presso la Duma di Stato. Fino a quel momento gli esperti di governo studieranno gli schemi di certificazione biologica americani, europei e giapponesi e armonizzeranno gli standard internazionali e nazionali, cosa che, secondo loro, rappresenta un compito fondamentale. Il disegno di legge prevede anche dei cambiamenti che rientreranno in un contesto più ampio di leggi federali. Ci si attende che la legge entrerà in vigore nel 2015.

Produzione interna dei prodotti biologici

La Russia è uno dei più grandi Paesi al mondo con un'enorme superficie agraria, ricco di chernozem (terra nera), con una forza lavoro agricola a basso costo e poco abituata all'uso di sostanze chimiche. È il luogo ideale per lo sviluppo di un'agricoltura biologica. Gli specialisti di IFOAM (Federazione Internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica) hanno calcolato che in Russia 3580 ettari di Terra sono certificati secondo le norme dell'UE relative al biologico.

Prodotti biologiciUno dei maggiori produttori, "AGROSOFIA", possiede più di 50 aziende agricole biologiche certificate sul territorio russo, soprattutto nelle zone di chernozem (Tula, Kursk, Belgorod), in Siberia (Omsk, Novosibirsk), a nord-est della Russia (Arkhangelsk) e al sud (Stavropol'). Di biologico la Russia esporta in diversi Paesi grano saraceno, miglio, erba medica, lino, bacche selvatiche, funghi, pinoli ed erbe. La Russia esporta anche frumento biologico nell'Unione Europea.

I Paesi dell'UE sono interessati all'ampliamento in Russia del mercato dei prodotti biologici, poiché credono che costituiscano una piattaforma vincente per un futuro export in Europa. La Russia ora si trova in una situazione più favorevole per quanto concerne lo sviluppo di terre destinate al biologico: l'uso limitato di concimi sintetici e il basso costo della forza lavoro permettono di ottenere lo stesso costo sul prodotto finito, mentre la Russia stessa può garantire posti di lavoro per la popolazione.

Costi e spese

La vendita di prodotti organici nei supermercati occupa dal 2 al 7% del volume totale delle vendite nei supermercati. Nel gennaio del 2013 sono state condotte delle indagini sui prezzi dei prodotti organici a Mosca, dalle quali si evince che i prezzi su tali prodotti possono variare dal 6 al 799 percento in più rispetto ai prodotti consueti non biologici. Spese di trasporto, conservazione, tasse: tutto ciò si riflette sul prezzo finale del prodotto, che spesso è 4 volte superiore al prezzo di produzione. Per esempio, la patata importata e coltivata biologicamente costa 6,2 volte in più rispetto alla patata russa venduta in un supermercato del segmento medio.

Prospettive di sviluppo

I consumatori russi stanno diventando sempre più attenti ai problemi legati ad un'alimentazione corretta e tentano di scegliere prodotti che non contengano additivi aritficiali, conservanti, coloranti. Dove possibile sempre più consumatori scelgono a favore di prodotti naturali con i corrispettivi certificati ed etichette sulla confezione. I produttori, a loro volta, cercano in ogni modo di diversificare la propria produzione da quella della concorrenza, applicando sulle etichette le scritte "ecologico", "sicuro", "naturale", "biologico", preoccupandosi anche di informare il consumatore medio circa i benefici di un'alimentazione sana.

Si assiste allo sviluppo dei marchi biologici del segmento di prezzo medio e ad una loro diffusione nei supermercati ordinari delle città di provincia. Ma tutti i tentativi di diffondere il biologico in Russia potrebbero rivelarsi vani, se non verrà introdotto un rigido sistema di certificazione. Il consumatore deve essere certo che, pagando un prezzo così alto, sta acquistando un prodotto biologico autentico. Finché ciò non accadrà, i marchi che dichiarano di essere biologici pur senza certificati offuscheranno i veri prodotti biologici con certificazioni di alto livello e ostacoleranno una loro eventuale diffusione sul territorio russo.

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